lunedì 13 maggio 2013

SCIENZE - Osservazione del polmone e della trachea di un bovino

OSSERVIAMO IL POLMONE E LA TRACHEA  DI UN BOVINO
a cura di Isa Piccione e Davide Vigilante
 Lunedì nell’ora di scienze siamo andati nel laboratorio di scienze con la prof.ssa Salvemini e il prof Titone ad esaminare la struttura dei polmoni e della trachea di un bovino adulto. 
Appena aperta la confezione in cui era stato sigillato il polmone si è propagato nell’aria il tipico odore di carne cruda.

Appoggiato su un tavolino, abbiamo potuto iniziare l’osservazione: abbiamo notato immediatamente che il polmone era di un colore rosso, sbiancato da una membrana molto sottile, ma ben visibile, perchè lucida: la pleura. I polmoni erano due, uno più grande dell’altro per lasciare lo spazio necessario al cuore. 
Congiunta ai due polmoni vi era una piccola parte della trachea (il resto lo osserveremo in seguito) e si poteva notare immediatamente che era formata da anelli di cartilagine. Sul retro, però, gli anelli erano aperti: tutto ciò serve a far dilatare  l’esofago quando il bolo alimentare passa. Inoltre, ad un certo punto, la trachea si ramificava nei due bronchi, formati da anelli di cartilagine.


La prof Salvemini per farci vedere meglio l’interno del polmone ha tagliato con un taglierino la pleura: all'istante abbiamo visto i capillari che passavano per il polmone e abbiamo notato che all’interno è sempre rosso e in alcuni punti il rosso era talmente scuro che sembrava nero. Lì c’erano dei tubicini bianchi piccolissimi che erano le aperture dei bronchioli. Inoltre vi erano delle “linee” bianche che separavano il tessuto in piccoli “quartieri”: i lobi. In ogni lobo si potevano scorgere dei piccoli canaletti formati da anelli cartilaginei: i bronchioli.

Poi ci siamo messi i guanti e abbiamo toccato i polmoni ed erano morbidi come una spugna. Il polmone sinistro è più piccolo perché deve fare spazio al cuore.

Osservando le varie parti del polmone abbiamo visto un piccolo tubicino tagliato di tessuto muscolare, forse un’arteria o un altro tipo di organo di transito.




Successivamente abbiamo aperto la confezione in cui vi era la trachea. A colpo d’occhio abbiamo immediatamente osservato che era un tubo molto lungo e, come già detto, formato da anelli sovrapposti e separati da un tessuto muscolare. Era lunga circa 30 cm.
Inoltre unito alla trachea, vi era l’esofago, organo di transito dell’apparato digerente. Abbiamo osservato che era di un tessuto elastico e che alla estremità iniziale (dove era presente una parte dell’epiglottide) vi erano dei resti di erbetta, probabilmente l’ultimo pasto della nostra cavia.


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