OSSERVIAMO IL POLMONE E LA
TRACHEA DI UN BOVINO
a cura di Isa Piccione e Davide Vigilante
Lunedì nell’ora di scienze siamo andati nel laboratorio di scienze con la prof.ssa Salvemini e il
prof Titone ad esaminare la struttura dei polmoni e della trachea di un bovino adulto.
Appena aperta la confezione in cui era stato sigillato il
polmone si è propagato nell’aria il tipico odore di carne
cruda.
Appoggiato su un tavolino, abbiamo potuto iniziare
l’osservazione: abbiamo notato immediatamente che il polmone era di un colore
rosso, sbiancato da una membrana molto sottile, ma ben visibile, perchè lucida: la pleura. I polmoni erano due,
uno più grande dell’altro per lasciare lo spazio necessario al cuore.
Congiunta ai due polmoni vi era una piccola parte della
trachea (il resto lo osserveremo in seguito) e si poteva notare immediatamente
che era formata da anelli di cartilagine. Sul retro, però, gli anelli erano
aperti: tutto ciò serve a far dilatare
l’esofago quando il bolo alimentare passa. Inoltre, ad un certo punto,
la trachea si ramificava nei due bronchi, formati da anelli di cartilagine.
La prof Salvemini
per farci vedere meglio l’interno del polmone ha tagliato con un taglierino la
pleura: all'istante abbiamo visto i capillari che passavano per il
polmone e abbiamo notato che all’interno è sempre rosso e in alcuni punti il
rosso era talmente scuro che sembrava nero. Lì c’erano dei tubicini bianchi
piccolissimi che erano le aperture dei bronchioli. Inoltre vi erano delle “linee” bianche che separavano il tessuto in
piccoli “quartieri”: i lobi. In ogni lobo si potevano scorgere dei piccoli canaletti
formati da anelli cartilaginei: i bronchioli.
Poi ci siamo messi i
guanti e abbiamo toccato i polmoni ed erano morbidi come una spugna. Il polmone
sinistro è più piccolo perché deve fare spazio al cuore.
Osservando le varie parti del polmone abbiamo visto un
piccolo tubicino tagliato di tessuto muscolare, forse un’arteria o un altro
tipo di organo di transito.
Successivamente abbiamo aperto la confezione in cui vi era la
trachea. A colpo d’occhio abbiamo immediatamente osservato che era un tubo
molto lungo e, come già detto, formato da anelli sovrapposti e separati da
un tessuto muscolare. Era lunga circa 30 cm.
Inoltre unito alla trachea, vi era l’esofago, organo di
transito dell’apparato digerente. Abbiamo osservato che era di un tessuto
elastico e che alla estremità iniziale (dove era presente una parte dell’epiglottide)
vi erano dei resti di erbetta, probabilmente l’ultimo pasto della nostra cavia.
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