DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO
ART.
18 - Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza, di
religione. Tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo e la
libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in
privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle
pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.
LE PERSECUZIONI RELIGIOSE NEL MONDO,
OGGI!
EUROPA
In
Europa ci sono Stati in cui si verificano atti di vandalismo e intolleranza
religiosa.
In
GERMANIA ci sono episodi di vandalismo associati
ad atti di intolleranza nei confronti delle convinzioni religiose cristiane. Si
sono registrati in numerose città e si sono verificate profanazioni di tombe
nei cimiteri. Da segnalare il numero crescente di atti ostili agli ebrei.
Nel
REGNO UNITO continuano a verificarsi casi di
discriminazione contro i cristiani.
In
KOSOVO si registrano atti di intolleranza
religiosa, piuttosto che atti di odio etnico.
In
RUSSIA i gruppi religiosi tradizionali
denunciano comportamenti discriminatori nei loro confronti.
AFRICA
In
Africa esistono Paesi intolleranti alla libertà religiosa come: MAURITANIA, NIGERIA, SENEGAL e SOMALIA.
In
questi Stati la pratica di religioni diverse dall’Islam provoca reazioni
intolleranti ed allunga la lista dei cristiani uccisi.
Il
codice penale prevede la pena di morte per apostasia non seguita dal pentimento
entro 3 giorni.
Vi
sono altri Stati in cui la libertà religiosa è rispettata, ad esempio:
Seychelles, Sierra Leone, Sud Africa, Togo….
MEDIO ORIENTE
Nel
Medio Oriente in quasi tutti gli Stati ci sono persecuzioni religiose.
In
AFGHANISTAN e in BAHREIN chi si converte ad una
religione non islamica deve vivere nascosto perché la conversione è punita con
la morte.
In EGITTO i cristiani sono spesso fatti oggetto di violenze.
In EGITTO i cristiani sono spesso fatti oggetto di violenze.
In
ARABIA SAUDITA ci sono violazioni della libertà
religiosa.
In
ARMENIA c’è un privilegio della Chiesa
Apostolica rispetto alle altre religioni.
In
AZERBAIJAN sono penalizzate le comunità
islamiche.
In
PALESTINA si verifica il fenomeno di emigrazione
dei cristiani.
AMERICA DEL NORD
Le
consuete tensioni tra America dei credenti e America di coloro che vogliono
accentuarne la laicità si sono “arricchite” di una nuova vicenda: la riforma sanitaria
“Obamacare” riguarda anche l’obbligo per il datore di lavoro di includere
coperture assicurative su aborto, pillola del giorno dopo, contraccezione e
sterilizzazione.
Numerose
confessioni religiose si sono opposte e hanno minacciato di far causa alla
riforma sulla base del Primo Emendamento della Costituzione Federale che tutela
la libertà religiosa.
AMERICA DEL SUD
C’è
molta tolleranza, lo dimostra il numero elevato di religioni e le persone che
le praticano.
In
VENEZUELA si sono verificati atti di vandalismo
contro le chiese ortodosse.
ASIA E OCEANIA
In
BRUNEI l’Islam salafita è religione di Stato. E’
riconosciuta la libertà religiosa, ma le leggi impongono restrizioni alla
pratica delle fedi diverse dall’Islam salafita.
In
COREA DEL NORD permane la negazione assoluta
della libertà religiosa.
In
INDIA, nonostante il riconoscimento
costituzionale della libertà religiosa, continua l’applicazione di leggi
anti-conversione e violenze degli estremisti indù contro persone e luoghi di
culto delle religioni in minoranza. C’è una lunga lista di attacchi e violenze
perpetrate nell’indifferenza delle forze dell’ordine.
In
INDONESIA il governo tollera l’attivismo dei
gruppi estremisti islamici sunniti, nonostante l’opposizione agli atti di
violenza da parte di molte forze della società civile.
In
CINA, nonostante ci sia un crescente interesse
religioso nel Paese – che dichiara l’ateismo di Stato – vi sono enormi
violazioni del diritto alla libertà religiosa. Un esempio tra tutti è il Tibet
e l’esilio scelto dal Dalai Lama in India per sensibilizzare l’opinione
mondiale sul problema della libertà religiosa.
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