venerdì 24 maggio 2013

RELIGIONE - Le persecuzioni religiose nel mondo



DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO
ART. 18 - Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza, di religione. Tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.

LE PERSECUZIONI RELIGIOSE NEL MONDO, OGGI!

EUROPA

In Europa ci sono Stati in cui si verificano atti di vandalismo e intolleranza religiosa.
In GERMANIA ci sono episodi di vandalismo associati ad atti di intolleranza nei confronti delle convinzioni religiose cristiane. Si sono registrati in numerose città e si sono verificate profanazioni di tombe nei cimiteri. Da segnalare il numero crescente di atti ostili agli ebrei.
Nel REGNO UNITO continuano a verificarsi casi di discriminazione contro i cristiani.
In KOSOVO si registrano atti di intolleranza religiosa, piuttosto che atti di odio etnico.
In RUSSIA i gruppi religiosi tradizionali denunciano comportamenti discriminatori nei loro confronti.

AFRICA

In Africa esistono Paesi intolleranti alla libertà religiosa come: MAURITANIA, NIGERIA, SENEGAL e SOMALIA.
In questi Stati la pratica di religioni diverse dall’Islam provoca reazioni intolleranti ed allunga la lista dei cristiani uccisi.
Il codice penale prevede la pena di morte per apostasia non seguita dal pentimento entro 3 giorni.
Vi sono altri Stati in cui la libertà religiosa è rispettata, ad esempio: Seychelles, Sierra Leone, Sud Africa, Togo….

MEDIO ORIENTE

Nel Medio Oriente in quasi tutti gli Stati ci sono persecuzioni religiose.
In AFGHANISTAN e in BAHREIN chi si converte ad una religione non islamica deve vivere nascosto perché la conversione è punita con la morte.
In EGITTO i cristiani sono spesso fatti oggetto di violenze.
In ARABIA SAUDITA ci sono violazioni della libertà religiosa.
In ARMENIA c’è un privilegio della Chiesa Apostolica rispetto alle altre religioni.
In AZERBAIJAN sono penalizzate le comunità islamiche.
In PALESTINA si verifica il fenomeno di emigrazione dei cristiani.

AMERICA DEL NORD

Le consuete tensioni tra America dei credenti e America di coloro che vogliono accentuarne la laicità si sono “arricchite” di una nuova vicenda: la riforma sanitaria “Obamacare” riguarda anche l’obbligo per il datore di lavoro di includere coperture assicurative su aborto, pillola del giorno dopo, contraccezione e sterilizzazione.
Numerose confessioni religiose si sono opposte e hanno minacciato di far causa alla riforma sulla base del Primo Emendamento della Costituzione Federale che tutela la libertà religiosa.

 

AMERICA DEL SUD

C’è molta tolleranza, lo dimostra il numero elevato di religioni e le persone che le praticano.
In VENEZUELA si sono verificati atti di vandalismo contro le chiese ortodosse.

ASIA E OCEANIA

In BRUNEI l’Islam salafita è religione di Stato. E’ riconosciuta la libertà religiosa, ma le leggi impongono restrizioni alla pratica delle fedi diverse dall’Islam salafita.
In COREA DEL NORD permane la negazione assoluta della libertà religiosa.
In INDIA, nonostante il riconoscimento costituzionale della libertà religiosa, continua l’applicazione di leggi anti-conversione e violenze degli estremisti indù contro persone e luoghi di culto delle religioni in minoranza. C’è una lunga lista di attacchi e violenze perpetrate nell’indifferenza delle forze dell’ordine.
In INDONESIA il governo tollera l’attivismo dei gruppi estremisti islamici sunniti, nonostante l’opposizione agli atti di violenza da parte di molte forze della società civile.
In CINA, nonostante ci sia un crescente interesse religioso nel Paese – che dichiara l’ateismo di Stato – vi sono enormi violazioni del diritto alla libertà religiosa. Un esempio tra tutti è il Tibet e l’esilio scelto dal Dalai Lama in India per sensibilizzare l’opinione mondiale sul problema della libertà religiosa.

Nessun commento:

Posta un commento