lunedì 3 febbraio 2014

AUTOBIOGRAFIA - Un episodio rivelatore 2


Un episodio rivelatore


Ieri sera, quando stavo guardando le nostre foto sul computer, questa mi ha colpito tantissimo.

è stata scattata quando eravamo all’aeroporto di Malpensa e stavamo aspettando che ci arrivassero le valigie. Ero con mio fratello. Avevamo molto freddo, perché non eravamo abituati al clima di questi luoghi. Nella foto avevo 10 anni, ero magra e alta come adesso e sorridevo. Ero felice perché eravamo arrivati in Italia senza nessun problema, ero anche eccitata e curiosa di vedere la nostra casa e com’era fatta l’Italia.
Prima della partenza, mi ricordo ancora quando mia mamma ci aveva chiamato dicendo che i nostri documenti erano già pronti e fra un mese saremmo dovuti partire. Non sapevo che emozione provavo, ero molto triste perché avevo paura di lasciare i miei amici e gli studi e allo stesso tempo ero anche felice, perché non vedevo l’ora di rivedere mia mamma e di abbracciarla. Ero confusa e incerta se andare o no, ma alla fine avevo accettato questa opportunità. Non mi pento di aver accettato questa possibilità di venire in Italia. Sono felicissima, perché qui ho incontrato delle persone meravigliose e ho imparato una lingua straniera. Ho visto delle cose nuove, come la neve. Le case qui sono più piccole e anche le scuole sono diverse: nelle Filippine ero abituata a lavorare in classi con 35 persone, invece qui ce ne sono di meno.

Mi ricordo anche che quando andavo a scuola là indossavo la divisa, invece qui non la metto. Ho un po’di nostalgia, perché mi mancano i miei amici e parenti che vivono nelle Filippine e mi manca  andare a casa di mia nonna ogni sabato.

Spero di fare un mese di vacanze nelle Filippine quest’estate.. Sarebbe bello rivedere tutti i miei amici, la mia vecchia scuola, i miei parenti..TUTTO.



Ashley Lantin

domenica 2 febbraio 2014

AUTOBIOGRAFIA - Un episodio rivelatore 1

Durante le lezioni di antologia abbiamo letto alcuni brani autobiografici ed abbiamo individuato le caratteristiche di queto tipo di testo. poi ci siamo messi alla prova ed abbiamo provato a produrre noi qualche teato autobiografico a partire dal ricordo suscitato in noi da qualche vecchia foto. Ecco alcuni risultati.


UN EPISODIO RIVELATORE.

L’altro giorno ho ritrovato una foto che conservo nel mio cassetto da tre anni.
Ricordo che ero in Sri Lanka e frequentavo la seconda elementare. Non so il perchè, ma ero antipatica a tutti gli insegnanti che cercavano in ogni modo di castigarmi.
Con i compagni non andava tanto bene e spesso ero esclusa da ogni gruppo, perché ero antipatica.
Questa era la versione  dei miei compagni su di me, ma io non ero veramente così.
Cercavo di fare amicizia facendo battute, che non provocavano le loro risate.
Un giorno una maestra mi scelse per partecipare al concorso “La dea più bella della scuola”.
Io sinceramente non ero tanto felice dell’idea, dato che dovevamo ballare, ma ci andai lo stesso.
All’inizio della festa mi ero vestita di verde come tutte le bambine della scuola, poi chiamarono le partecipanti che dovevano indossare un altro vestito.
Quando toccava a me non andai a cambiarmi, perché non sapevo che dovevo portare in un altro abito. Senza cambiarmi salii sul palco, che era all’aperto, pronta per ballare.
Pensavo che era la mia fine, perché, oltre a non aver portato un ricambio, non sapevo neanche cosa ballare. Quando partì la musica, invece di danzare iniziai a parlare e la gente si mise a ridere.
Ricordo che ero molto chiacchierona e sul palco raccontai tutti i segreti, anche dove mia madre nascondeva i soldi e i gioielli.
Per fortuna il giorno dopo non arrivarono i ladri.
Mia madre era preoccupata, mi raggiunse subito e mi disse che non dovevo più farlo, ma mi propose di scattare una foto con due bambine che erano le figlie delle sue amiche.
Anche se non avevo vinto il concorso, ero felice perché finalmente avevo fatto ridere tutti, e non mi pento di ciò che ho fatto quel giorno, anzi lo rifarei anche per cento volte.
                                                                                     
                                                                                             Natasha Wijesekara  


 

GOAL -Il film


Il film, girato da Danny  Cannon nel 2005, racconta una storia che si svolge ai giorni nostri, prima in California e poi a Londra, e, siccome l’argomento principale è il calcio, molte scene sono girate negli stadi.

In questo periodo con l’insegnante di italiano stiamo parlando delle scelte future e stiamo riflettendo sui  nostri progetti, le nostre doti e difficoltà. Per questo abbiamo visto un film “Goal”, che parla di un ragazzo che sogna di diventare un calciatore, e,superando molti ostacoli e anche con vari colpi di fortuna, raggiunge il suo obbiettivo.

Il protagonista, Santiago Munez, è un ragazzo messicano che vive clandestinamente in California. è un fenomeno nel gioco del calcio e viene notato da un osservatore di nome Glen che lo invita a fare un provino per il New Castlel United, squandra inglese molto famosa.
Il padre lo ostacola perché non 
crede nelle sue capacità, addirittura ruba i soldi che Santiago ha guadagnato faticosamente; la nonna, per fortuna, gli regala un biglietto per raggiungere il Messico e da lì recarsi a Londra. Qui il ragazzo deve superare il provino, ma non ci riesce perché non è abituato a giocare sul terreno fangoso. Grazie a Glen, ha la possibilità di fare un mese di prova; alla sua prima partita pero Santiago non riesce a giocare, perché gli   volontariamente l’inalatore contro l’asma. Il ragazzo viene escluso dalla squadra, ma quando l’allenatore scopre, attraverso Harris, che lui è asmatico lo riamette nel team. Santiago gioca la finale di campionato contro il Liverpool facendo un goal e portando la sua squadra in Uefa Champions Leug.
hanno rotto

Santiago è un ragazzo gentile e calmo perché anche quando gli fanno dei dispetti non si arrabbia e non reagisce. La  sua caratteristica fondamentale è la sua forza nel superare gli ostacoli e nell’ abbattere  le sue difficoltà. Però è anche molto sensibile, infatti soffre per il tradimento del padre, e si commuove quando scopre che lui aveva assistito a una sua partita. Glen è un uomo generoso, perché dà a Santiago la possibilità di fare il provino e lo aiuta in ogni modo, perché capisce che il ragazzo è solo e non ha nessuno appoggio oltre al lui
Harris è un calciatore già famoso che diventa  amico del protagonista; apparentemente è un tipo molto superficiale, amante della discoteca ed è sempre in ritardo; rischia di cacciare nei guai Santiago e se stesso. Però quando Santiago ha bisogno di lui Harris lo aiuta e  gli dimostra il suo affetto e la sua amicizia.
Il film mi è piaciuto molto per vari motivi: innanzi tutto perché amo il calcio, si vedevano molte partite e azioni da goal e anche giocatori famosi come Zidane; poi
perché la vicenda è bella e interessante, con molti colpi di scena; infine, perché il protagonista riesce a realizzare il suo sogno.

a cura di Mattia Brown

mercoledì 15 gennaio 2014

GIOCHI MATEMATICI - I VINCITORI DI ISTITUTO

Nella graduatoria di istituto sono della 3 B i primi tre classificati ai "Giochi d'autunno" disputati il 27 novembre scorso.
Ecco i nomi dei nostri campioni

1° Jonathan Yu   

2° Davide Vigilante

3° Ottavia Rotoli
 


 








Il centro Pristem, organizzatore dei giochi, ha scritto al professro Bove, referente della scuola per questa attività: "Ci complimentiamo vivamente con i ragazzi che si sono classificati ai primi posti delle loro categorie e la preghiamo di estendere questi nostri complimenti a tutti gli altri concorrenti che si sono impegnati nella gara e che hanno dato una buona prova di sé." 
Facciamo anche noi i nostri complimenti a tutti i ragzzi che si sono cimentati nella gara, ma siamo ovviamente particolarmente orgogliosi del risultato dei nostri compagni.
BRAVISSIMI

mercoledì 8 gennaio 2014

USCITA AL BOWLING



Martedi 17 dicembre noi della 3b con le altre 2 terze siamo andati, dopo due anni di attesa, a giocare al bowling di Corvetto. Arrivati ci hanno diviso in gruppi e ci hanno consegnato le apposite scarpe. Quando tutti hanno finito di cambiarsi, la signora ci ha spiegato le regole del gioco.

Io ero in gruppo con Natasha, Matteo, Giordano e Maurizio e abbiamo disputato una partita, al termine della quale Natasha è arrivata prima, io secondo, Giordano terzo, Matteo quarto e Maurizio ultimo.
Questa giornata mi è proprio piaciuta, perchè ci siamo divertiti tanto e siamo stati insieme agli amici delle altre terze.
W LA PROF. SALIMBENI CHE ORGANIZZA QUESTE BELLE INIZIATIVE!!
Andrea Bollani

sabato 4 gennaio 2014

TUTTI PAZZI PER LA CHIMICA

Pochi giorni prima delle vacanze di Natale con i nostri insegnanti ci siamo recati nella sede di Federchimica dove con una manifestazione intitolata "Tutti pazzi per la chimica" ci hanno illustrato tutte le potenzialità di questa scienza.
Ci hanno presentato qualche chimico per farci comprendere in cosa consiste il suo lavoro poi ci hanno fatto vedere dei video per farci capire che la chimica è presente in quasi tutto ciò che ci circonda e che non esiste un mondo senza chimica.
Abbiamo visto alcuni esperimenti, per esempio hanno "colorato" il fuoco ( sembrava uno spettacolo di magia ) o dalla semplice plastica delle bottiglie hanno ricavato una splendida maglietta colorata.

Inoltre ci hanno fatto vedere un fiumiciattolo, nella loro zona, in cui persone incivili gettavano la spazzatura  ma grazie alle bottiglie di plastica biodegradabile esso è un po' meno sporco.
Le persone associate a federchimica hanno vinto anche molti premi per le loro scoperte  come appunto quella delle bottiglie. In un video ci hanno fatto vedere come si può fare un pigmento.
Alla fine ci hanno consegnato un libricino con qualche esperimento, qualche curiosità e  per saperne di più. E' stata una bella gionata e abbiamo scoperto molte cose nuove e interessanti =)))
 




a cura di Giulia Curatolo

GIOCHI MATEMATICI A SCUOLA

Il giorno 26 novembre in tutte le scuole italiane che hanno aderito all'iniziativa si sono svolti i “Giochi d’Autunnoorganizzati dal centro PRISTEN dell'Università Bocconi: una serie di giochi matematici che gli studenti dovevano risolvere individualmente nel tempo di 90 minuti.
Anche la nostra scuola ha aderito ed io sono stata una delle partecipanti.
Con altri ragazzi della scuola mi sono recata in un'apposita aula abbastanza ampia perchè i banchi fossero ben distanziati e ognuno potesse lavorare in tranquillità. Seduta al mio posto ho ascoltato le regole del test:
non dovevamo fare tutti gli esercizi, ma  solo quelli per la terza media, il tempo a disposizione era di un'ora e mezza, non potevamo usare le calcolatrici e le tavole numeriche, ma ci era permesso fare dei calcoli sul retro del foglio.
I primi esercizi erano molto facili, ma... più si andava avanti, più diventavano difficili, proprio per questo molti di noi non hanno risolto l'ultimo problema.
Molti hanno consegnato il test presto, quindi abbiamo potuto parlare e confrontarci sui risultati.
Io non ho trovato questi giochi matematici molto difficili, ma lunghi da eseguire.
E' stata anche un'opportunità per noi per misurarci con prove standard uguali per tutti i ragazzi della stessa fascia scolastica e per dimostrare che anche nella nostra scuola ci sono persone molto abili nei calcoli e nei ragionamenti matematici.
Elea Marie Pineda