venerdì 2 maggio 2014

LAVORO MINORILE- Il caso di Iqbal Masih



In geografia abbiamo affrontato alcuni dei problemi del mondo attuale, tra cui i diritti negati dei bambini.
In particolare ci siamo occupati dei bambini che in alcune aree del mondo sono costretti a lavorare già ad età in cui noi qui in occidente iniziamo a frequentare la scuola elementare. Abbiamo visto il filmato "Cuccioli di calce" di "Mani Tese" che ci raccontava di bambini dell'Andhra Pradesh indiano costretti a lavorare in una cava di calce.

 E successivamente il film "Iqbal" della regista Cinzia Torrini, girato nel 1998, che racconta la vita del bambino pakistano Iqbal Masih


Dopo essere stato venduto come schiavo ad un fabbricante di tappeti dai genitori, che avevano bisogno di soldi per il matrimonio della figlia più grande, il protagonosta, ancora molto piccolo, comincia a lavorare in una fabbrica. Grazie alle sue piccole mani Iqbal riesce a fare nodi piccolissimi e a produrre tappeti di grande qualità, ma non riesce mai ad estinguere il suo debito, perchè il padrone inventa sempre nuove scuse per trattenerlo.
Il piccolo Iqbal  tenta di scappare più volte, ma sia quando si rivolge alla polizia, sia quando torna nella sua famiglia viene riconsegnato sempre al produttore di tappeti. Nonostante il suo grande talento nella  fabbricazione di tappeti Iqbal viene venduto da un padrone all’altro per via del suo comportamento ribelle, e passa attraverso diverse fabbriche, in cui le condizioni di vita sono durissime.
In occasione di un uscita dalla fabbrica viene in contatto con un'organizzazione che combatte il lavoro minorile e così quando riesce nuovamente a fuggire va alla sede di quell'organizzazione, dove finalmente lo aiutano a liberarsi dal suo giogo e con l'aiuto dell'organizzazione Iqbal riesce anche a far scappare  tutti i suoi compagni di lavoro della fabbrica.
Il nostro protagonista rimane presso l'organizazione, impara a leggere e scrivere e diventa un attivista preziosissimo, che riesce a scovare e far liberare tanti bambini sfruttati.
Grazie a questa attività Iqbal riceve un importante premio che va a ritirare negli Stati Uniti,  in seguito al quale diventa un simbolo internazionale. Iqbal, al rientro in Pakistan, viene mandato nel suo villaggio perché  le persone che aiutano i ragazzi sfruttati capiscono che il ragazzo è in pericolo e pensano che a casa sua possa essere meno esposto, ma una mattina mente giocava con un aquilone in spiaggia, viene ucciso con un colpo di pistola  sparato da un uomo appartenente alla mafia dei tappeti.

Questo film è stato molto interessante, perchè ci ha fatto riflettere sull'importanza della nostra libertà, degli amici e dei diritti dei bambini e sulla fortuna che abbiamo di poter andare a scuola.
La scene più toccanti sono state quelle in cui si vedevano i maltrattamenti e le punizioni  durissime che venivano inflitte ai bambini che non si comportavano come il padrone voleva. 
                                                                             Andrea Bollani e Ashley Lantin
                                                                                                                                                           

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