mercoledì 26 marzo 2014

VIAGGIO IN FRANCIA - Riflessioni

Abbiamo fatto un viaggio di istruzione in  Alsazia, in Francia. Ecco alcune nostre opinioni su questa esperienza vissuta tutti assieme.



“3 marzo 2014, il giorno della partenza, sono entusiata e non vedo l’ora di essere in Francia, perchè è la prima volta che vado all’estero ...........................................................…

Insomma, il viaggio di istruzione in Francia è stato il migliore che abbia mai fatto …”

                                                                                                Matteo B.




“………………………………………………………………………………………….. Nonostante i litigi, per me questa gita è stata la più bella di tutte le altre che ho fatto”

                                                                                         Natasha W.



“Il viaggio è stato lungo e faticoso, masopportabile per arrivare in un posto straordinario. …….………………………………………………………………………………………………..

La gita mi è piaciuta, l’unica variazione che avrei introdotto è la durata del soggiorno. Ci tornerei volentieri malgrado i costi.”

                                                                                       Andrea R.



“……………………………….. e sono esausto, ma felice perchè ho visto cose che non avevo mai visto e mi sono divertito insieme ai miei amici. Questa esperienza mi ha fatto riflettere"                                                                                        Jeanpierre P.



“…… L’hotel era piccolo, ma bello, io ero in camera con la ia migliore amica e un’altra compagna. Ci siamo divertite tantissimo in camera. ……………. Il posto che mi ha emozionato di più è stato Strasburgo, una città bellissima. ......................……………….

…………………  In Francia il cibo non era buono, perciò io non ho mangiato quasi niente, però mi sono divertita tanto, vorrei tanto tornare lì. Il 6 marzo siamo tornati a Milano e io ero molto triste e mi mancava la Francia. …………. “

                                                                                        Tharindi P.



“La settimana scorsa siamo andati a fare una gita scolastica in Francia ed è stata la mia prima gita trascorsa all’estero. ………………………………………………….  Questa gita è stata veramente bella e ancora mi mancano i momenti più meravigliosi. …………………………………………. Ringrazio tantissimo i professori che ci hanno guidato e soprattutto i genitori per avermi dato la possibilità di fare questa bella esperienza.”

                                                                                            Joas G.



“Il 4° giorno è stato entusiasmante, ma anche triste, nessuno voleva abbandonare quel posto così tranquillo, ma anche entusiasmante per aver visitato la linea Maginot, base militare sotterranea, e il Consiglio d’Europa.”

                                                                                          Giulia C.



“Questa gita in Francia è stata una vera e propria magnifica esperienza.  ………………………

…………………… Quando è arrivato l’ultimo giorno ero molto triste, perchè non volevo ancora tornare in Italia. Abbiamo passato dei momenti bellissimi.

…………………………………………………………………… Questa gita è la migliore ed è uno dei ricordi più belli. Le emozioni che provavo sono indescrivibili. Da questo mitico viaggio ho imparato molte cose.

Grazie mille professori e genitori per averci dato la possibilità di fare questa stupenda esperienza. è una delle esperienze che rivivrei altre mille volte.”

                                                                                                   Ashley L.



“………………………… Fortunatamente abbiamo preso delle belle giornate di sole con temperature anche abbastanza alte ed un venticello adeguato. Ora purtroppo si ritorna alla vita di ogni giorno.

Sono contento di questa gita, ringrazio i professori per averci permesso questa esperienza. “

                                                                      Giuseppe D.





VIAGGIO IN FRANCIA - La visita di Colmar

 IN GIRO PER COLMAR

Nella hall dell'hotel in attesa di andare a visitare Colmar!


Tipiche abitazioni nel centro di Colmar

Una via di Colmar...!

Quattro chiacchere tra amici nel centro di Colmar

 Foto sullo sfondo delle famose case à colombage

Affacciati alla "PETIT VENICE", uno dei quartieri più caratteristici

Sempre nella Petit Venice
Tutti incantati per la bella città di Colmar
Per le vie della città

Attraversando uno dei ponti sul canale
Uno degli aspetti che mi ha particolarmente affascinato nella gita in Francia, l'ho osservato il primo giorno, quando siamo andati a visitare la cittadina di Colmar.
Erano circa le 16.30 e avevamo appena visto l'albergo, eravamo molto entusiasti e felici delle camere assegnateci! Colmar è una piccola città graziosa e carina, attraversata da canali che la mettono in comunicazione con il fiume Ill, che a sua volta sfocia nel Reno. Per questa presenza di corsi d'acqua ricorda un po' Venezia, infatti uno dei suoi quartieri più antichi è chimato "LA PETIT VENICE" (la piccola Venezia). Ci sono tante villette e tanto verde, molti giardini e alberi. Le case tipiche sono  à colombages, cioè con intelaiature a traliccio, proprie dell'architettura alsaziana. Si possono vedere ancora case in legno e strette viuzze che risalgono all'epoca medievale. 
Penso che mi sia piaciuta particolarmente, perchè eravamo appena arrivati ed eravamo tutti entusiasti e contenti !!!
                                                             Lorenza De Lucia 
Scorci del canale della Petit Venice

VIAGGIO IN FRANCIA - L'arrivo

SOSTA AL PARCO PER CONSUMARE I NOSTRI PANINI

Appena arrivati siamo andati in un parco vicino all'albergo per fare il nostro pranzo al sacco. Finito di mangiare i prof ci hanno dato del tempo per giocare e rilassarsi.





Alcune ragazze hanno  preso del tempo per farsi delle foto per avere un ricordo della gita in Francia. Invece i maschi hanno approfittato del momento per fare una partita a calcio con dei ragazzi francesi vincendo l'incontro. Altri ancora hanno scoperto un chiosco dove si vendevano le crepes e non si sono lasciati scappare l'occasione di assaggiare questa specialità francese



eccoci impegnati nella partita Italia-Francia


venerdì 21 marzo 2014

VIAGGIO IN FRANCIA - La visita al campo di concentramento



Il campo di Struthof

biglietti di ingresso al campo
 
Visita virtuale al campo
il cancello d'ingresso al campo

Il campo d concentramento di Struthof è stato affascinante, certo macabro, ma comunque affascinante. Si trattava di un’enorme aerea recintata, all’interno della quale si ergevano in origine baracche di legno. Il campo, essendo sul crinale di una montagna, si ergeva obliquamente, e sul suo punto più a valle si notava una costruzione sul cui tetto si alzava una ciminiera.
la baracca con il forno crematorio




Si capiva quindi subito la destinazione d’uso della baracca, che poi si rivelò essere il forno crematorio del campo, al cui fianco vi era il blocco detentivo, la gattabuia, in cui, oltre alle celle normali vi erano piccole gabbie in cui si poteva restare solo rannicchiati. Ma la brutalità del campo veniva fuori quando capivi la funzione degli internati, che, oltre ad essere schiavizzati, venivano impiegati in esperimenti scientifici, prove con gas impiegati in combattimento, come l’iprite, con il solo scopo di umiliare e distruggere l’identità degli uomini imprigionati.

 Alessandro Stringa


la forca per le esecuzioni pubbliche










 
una delle torrette di guardia attorno al campo

i lavatoi attorno ai quali si lavavano i prigionieri


OGGETTI D'USO QUOTIDIANO DEGLI INTERNATI, PROVENIENTI DA VARI CAMPI DI CONCENTRAMENTO





contenitore del gas con cui venivano eliminati i prigionieri non più in grado di lavorare

giovedì 20 marzo 2014

LEZIONE IN INGLESE CON UN'INSEGNANTE MADRELINGUA

PARLIAMO INGLESE

 


All’inizio di gennaio abbiamo cominciato il lavoro con un'insegnante madrelingua inglese. Un'attività che servirà molto alla classe, infatti con noi parla esclusivamente inglese: alcune volte non riusciamo a capire ciò che dice e quindi chiediamo spiegazioni alla professoressa De Angelis. Lavoriamo con lei una volta a  settimana: il giovedì. Ci divide in gruppi per sequenza di banchi e ci dà degli esercizi che poi dobbiamo correggere in classe con tutti i compagni. Il primo giorno ci ha dato un libretto come se fosse una prova invalsi di inglese.
Durante queste lezioni affrontiamo diversi argomenti anche attuali come la politica, le nuove tecnologie; in questo periodo stiamo parlando anche di persone importantissime per l’Italia come il giudice Falcone. La lezione dell'insegnante madrelingua è meno pesante rispetto alla normale lezione di inglese, perché non ci assegna da studiare in classe e neanche a casa e quindi la prof. De Angelis è costretta a darci i compiti dal mercoledì al venerdì. 
La docente madrelingua è una ragazza molto simpatica e fa delle domande solo a chi vede più attento, a sgridare i disattenti ci pensa la De Angelis che sta in classe con noi. Spero di imparare molto da questa attività, perchè parlando solo inglese si impara meglio e quindi potrò avere una maggiore preparazione  per l’esame di inglese.
GIUSEPPE DE GAETANO