Il blog della terza B - Diario di un viaggio lungo un anno scolastico, magari anche con qualche sconfinamento nelle vacanze.
lunedì 26 maggio 2014
LA COSTITUZIONE ITALIANA - Principi fondamentali
COSTITUZIONE ITALIANA
Principi fondamentali
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata
sul lavoro.La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili
dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali
ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento
dei doveri inderogabili di solidarietà politica,
economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e
sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso,
di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,
di condizioni personali e sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto
al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo
questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Art. 5
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove
le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo
Stato il più ampio decentramento amministrativo;
adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle
esigenze dell'autonomia e del decentramento.
Art. 6
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze
linguistiche.Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.[1]
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. [2]
Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la
ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Art. 10
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle
norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. [3]
Art. 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa
alla libertà degli altri popoli e come mezzo
di risoluzione delle controversie internazionali; consente,
in condizioni di parità con gli altri Stati,
alle limitazioni di sovranità necessarie ad
un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia
fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni
internazionali rivolte a tale scopo.La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
sabato 10 maggio 2014
CONSIGLIO DI ZONA 5 DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE - Una festa
UN PARCO, MOLTE IDEE, UN EVENTO
Come deve essere un parco a misura di bambini e ragazzi?
Il Consiglio di Zona 5 dei Ragazzi e delle Ragazze invita all'evento del 5 giugno (ore 17-19) via Boeri via Aicardo
Musica,
giochi, storie, merende, basket e molto altro per dire quali sono gli
indicatori di qualità di un parco a misura di bambini/ragazzi.
Scuole e associazioni del territorio della Zona 5 insieme al CdZ5RR
vi aspettiamo in bicicletta
venerdì 2 maggio 2014
STRUMENTI PER STUDIARE - Lo stalinismo
In Urss dopo la morte di Lenin, per la successione si scontrano Leone Trockij, favorevole alla "rivoluzione permanente" e Josif Stalin, sostenitore del "socialismo in un solo paese", che ha la meglio e prende la guida dello stato, avvia un'industrializzazione forzata e instaura una feroce dittatura (stalinismo) facendo arrestare, deportare e uccidere gli oppositori.
STRUMENTI PER STUDIARE - Il fascismo
IL FASCISMO
Dopo la prima guerra mondiale l'Italia si trovava in una grave situazione di crisi e molti strati della popolazione avevano motivo di malcontento e vi erano molte agitazioni popolari.
Di questo malcontento seppe approfittare Benito Mussolini fondatore del partito fascista che raccolse il consenso dei ceti conservatori e degli ex combattenti, che desideravanoristabilire l'ordine sociale.
Nell' ottobre 1922 i fascisti organizzarono la "marcia su Roma" e il re Vittorio Emanuele III diede a Mussolini l'incarico di formare il nuovo governo.
Preso il potere il fascismo governò in modo autoritario e si trasformò in una dittatura.
Ai seguenti link si possono vedere una serie di interessanti documentari, in parte visti in classe, di Raitre sulla dittatura fascista in Italia
La Grande Storia -Dittatura 1
Presentazione del documentario e breve sintesi delle condizioni dell'Italia alla fine della 1^ guerra mondiale
La grande Storia - Dittatura 2
La marcia su Roma e la presa del potere
La Grande Storia - Dittatura 3
Le elezioni del '24 e il deitto Matteotti
La Grande Storia - Dittatura 4
La trasformazione in senso fascista dello stato
La grande Storia - Dittatura 5
Le conquiste coloniali e i patti Lateranensi
La Grande Storia - Dittatura 6
La propaganda e la polizia segreta
La Grande Storia - Dittatura 7
La repressione nelle colonie e coi dissidenti; le leggi razziali.
La Grande storia - Dittatura 8
L'entrata in guerra dell'Italia
Dopo la prima guerra mondiale l'Italia si trovava in una grave situazione di crisi e molti strati della popolazione avevano motivo di malcontento e vi erano molte agitazioni popolari.
Di questo malcontento seppe approfittare Benito Mussolini fondatore del partito fascista che raccolse il consenso dei ceti conservatori e degli ex combattenti, che desideravanoristabilire l'ordine sociale.
Nell' ottobre 1922 i fascisti organizzarono la "marcia su Roma" e il re Vittorio Emanuele III diede a Mussolini l'incarico di formare il nuovo governo.
Preso il potere il fascismo governò in modo autoritario e si trasformò in una dittatura.
Ai seguenti link si possono vedere una serie di interessanti documentari, in parte visti in classe, di Raitre sulla dittatura fascista in Italia
La Grande Storia -Dittatura 1
Presentazione del documentario e breve sintesi delle condizioni dell'Italia alla fine della 1^ guerra mondiale
La grande Storia - Dittatura 2
La marcia su Roma e la presa del potere
La Grande Storia - Dittatura 3
Le elezioni del '24 e il deitto Matteotti
La Grande Storia - Dittatura 4
La trasformazione in senso fascista dello stato
La grande Storia - Dittatura 5
Le conquiste coloniali e i patti Lateranensi
La Grande Storia - Dittatura 6
La propaganda e la polizia segreta
La Grande Storia - Dittatura 7
La repressione nelle colonie e coi dissidenti; le leggi razziali.
La Grande storia - Dittatura 8
L'entrata in guerra dell'Italia
LAVORO MINORILE- Il caso di Iqbal Masih
In geografia abbiamo affrontato alcuni dei problemi del mondo attuale, tra cui i diritti negati dei bambini.
In particolare ci siamo occupati dei bambini che in alcune aree del mondo sono costretti a lavorare già ad età in cui noi qui in occidente iniziamo a frequentare la scuola elementare. Abbiamo visto il filmato "Cuccioli di calce" di "Mani Tese" che ci raccontava di bambini dell'Andhra Pradesh indiano costretti a lavorare in una cava di calce.
E successivamente il film "Iqbal" della regista Cinzia Torrini, girato nel 1998, che racconta la vita del bambino pakistano Iqbal Masih
Dopo essere stato venduto come schiavo ad un fabbricante di tappeti dai genitori, che avevano bisogno di soldi per il matrimonio della figlia più grande, il protagonosta, ancora molto piccolo, comincia a lavorare in una fabbrica. Grazie alle sue piccole mani Iqbal riesce a fare nodi piccolissimi e a produrre tappeti di grande qualità, ma non riesce mai ad estinguere il suo debito, perchè il padrone inventa sempre nuove scuse per trattenerlo.
Il piccolo Iqbal tenta di scappare più volte, ma sia quando si rivolge alla polizia, sia quando torna nella sua famiglia viene riconsegnato sempre al produttore di tappeti. Nonostante il suo grande talento nella fabbricazione di tappeti Iqbal viene venduto da un padrone all’altro per via del suo comportamento ribelle, e passa attraverso diverse fabbriche, in cui le condizioni di vita sono durissime.
In occasione di un uscita dalla fabbrica viene in contatto con un'organizzazione che combatte il lavoro minorile e così quando riesce nuovamente a fuggire va alla sede di quell'organizzazione, dove finalmente lo aiutano a liberarsi dal suo giogo e con l'aiuto dell'organizzazione Iqbal riesce anche a far scappare tutti i suoi compagni di lavoro della fabbrica.
Il nostro protagonista rimane presso l'organizazione, impara a leggere e scrivere e diventa un attivista preziosissimo, che riesce a scovare e far liberare tanti bambini sfruttati.
Grazie a questa attività Iqbal riceve un importante premio che va a ritirare negli Stati Uniti, in seguito al quale diventa un simbolo internazionale. Iqbal, al rientro in Pakistan, viene mandato nel suo villaggio perché le persone che aiutano i ragazzi sfruttati capiscono che il ragazzo è in pericolo e pensano che a casa sua possa essere meno esposto, ma una mattina mente giocava con un aquilone in spiaggia, viene ucciso con un colpo di pistola sparato da un uomo appartenente alla mafia dei tappeti.
Questo film è stato molto interessante, perchè ci ha fatto riflettere sull'importanza della nostra libertà, degli amici e dei diritti dei bambini e sulla fortuna che abbiamo di poter andare a scuola.
La scene più toccanti sono state quelle in cui si vedevano i maltrattamenti e le punizioni durissime che venivano inflitte ai bambini che non si comportavano come il padrone voleva.
In particolare ci siamo occupati dei bambini che in alcune aree del mondo sono costretti a lavorare già ad età in cui noi qui in occidente iniziamo a frequentare la scuola elementare. Abbiamo visto il filmato "Cuccioli di calce" di "Mani Tese" che ci raccontava di bambini dell'Andhra Pradesh indiano costretti a lavorare in una cava di calce.
E successivamente il film "Iqbal" della regista Cinzia Torrini, girato nel 1998, che racconta la vita del bambino pakistano Iqbal Masih
Dopo essere stato venduto come schiavo ad un fabbricante di tappeti dai genitori, che avevano bisogno di soldi per il matrimonio della figlia più grande, il protagonosta, ancora molto piccolo, comincia a lavorare in una fabbrica. Grazie alle sue piccole mani Iqbal riesce a fare nodi piccolissimi e a produrre tappeti di grande qualità, ma non riesce mai ad estinguere il suo debito, perchè il padrone inventa sempre nuove scuse per trattenerlo.
Il piccolo Iqbal tenta di scappare più volte, ma sia quando si rivolge alla polizia, sia quando torna nella sua famiglia viene riconsegnato sempre al produttore di tappeti. Nonostante il suo grande talento nella fabbricazione di tappeti Iqbal viene venduto da un padrone all’altro per via del suo comportamento ribelle, e passa attraverso diverse fabbriche, in cui le condizioni di vita sono durissime.
In occasione di un uscita dalla fabbrica viene in contatto con un'organizzazione che combatte il lavoro minorile e così quando riesce nuovamente a fuggire va alla sede di quell'organizzazione, dove finalmente lo aiutano a liberarsi dal suo giogo e con l'aiuto dell'organizzazione Iqbal riesce anche a far scappare tutti i suoi compagni di lavoro della fabbrica.
Il nostro protagonista rimane presso l'organizazione, impara a leggere e scrivere e diventa un attivista preziosissimo, che riesce a scovare e far liberare tanti bambini sfruttati.
Grazie a questa attività Iqbal riceve un importante premio che va a ritirare negli Stati Uniti, in seguito al quale diventa un simbolo internazionale. Iqbal, al rientro in Pakistan, viene mandato nel suo villaggio perché le persone che aiutano i ragazzi sfruttati capiscono che il ragazzo è in pericolo e pensano che a casa sua possa essere meno esposto, ma una mattina mente giocava con un aquilone in spiaggia, viene ucciso con un colpo di pistola sparato da un uomo appartenente alla mafia dei tappeti.
Questo film è stato molto interessante, perchè ci ha fatto riflettere sull'importanza della nostra libertà, degli amici e dei diritti dei bambini e sulla fortuna che abbiamo di poter andare a scuola.
La scene più toccanti sono state quelle in cui si vedevano i maltrattamenti e le punizioni durissime che venivano inflitte ai bambini che non si comportavano come il padrone voleva.
Andrea Bollani e Ashley Lantin
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